Commedia brillante in due atti di Peppino De Filippo Regia ed adattamento di Teatro Insieme Sarzano
Trama:
Siamo negli anni ’50, in un piccolo paese di campagna. Giorgio Paternò, senza un becco di un quattrino e con una moglie ex ballerina di varietà, capricciosa ed amante della bella vita, si è fatto venire un’idea per racimolare denaro sfruttando l’ingenuo fratellastro Pasqualino, che lavora instancabilmente nella piccola impresa agricola di famiglia.
L’idea è quella di combinare il matrimonio tra Pasqualino e la bella Lucia, figlia del benestante Don Gennaro, che a sua volta darà a Giorgio una grande somma di denaro per aver coltivato l’unione tra i due ragazzi e per aver allontanato Lucia da un suo corteggiatore.
Ma al cuor non si comanda e la triste Lucia, ancora innamorata del suo primo fidanzato, non vuol proprio saperne del goffo Pasqualino. Arriva il giorno delle nozze…
Personaggi ed Interpreti:
- Giorgio Paternò Gianni Frezzato
- Pasqualino Paternò Roberto Pinato
- Margherita Paternò Gabriella Gaffeo
- Don Gennaro Lauro Stievano
- Lucia Elisa Pellegrini
- Concetta Rosa Bruno
- Giovanni Vittorio La Paglia
- Brigadiere Enrico Modica Agnello
- Don Alessio Claudio Viscardini
- Amalia Roberta Orlunghi
- Enrico Canestri Gaetano Tarda
- Tecnico Luci Riccardi Fenzi
- Tecnico Audio Mario Serico, Nicola Civiero
- Scenografie Roberto Pinato
- Musiche Teatro Insieme
- Realizzazione Scene Doriano Casetta, Silvana Tagliari
- Grafica Roberto Pinato
Si ringraziano Andrea Fusaro per il servizio fotografico, Mauro Poli per la concessione di alcuni abiti d’epoca e Sandro Padovani per aver collaborato alle musiche.
Note di Regia:
Commedia esilarante in due atti che miete risate semplici e genuine tra scarpe grosse e cervello fino. Rappresentata per la prima volta nel 1931 al Teatro Nuovo di Napoli. Peppino De Filippo aprì la strada ad un teatro di farsa e di comicità, utilizzando un linguaggio vivo ed attuale nel quale lo spettatore ritrova quella verità di espressione che è abituato ad ascoltare tutti i giorni in famiglia, al lavoro e nella vita quotidiana. Ho scelto per la mia regia di trasportare la storia agli anni ’50, periodo vivo, festoso e pieno di colori. La proposta teatrale è stata ben condivisa da uno splendido gruppo di lavoro. Ringrazio i miei “ragazzi” per l’impegno e la professionalità dimostrata e per il sostegno ricevuto perché questo lavoro sia stato per tutti soddisfazione e orgoglio per la nostra compagnia.