Sono già passati 4 giorni dalla messa inscena di “Un treno per la vita – Train de Vie – sognatori impossibili”, lo spettacolo che abbiamo preparato quest’anno per il Festival Biblico 2016 (la terza edizione a Rovigo) e smaltita l’euforia siamo qui a raccontarvi come abbiamo affrontato questo nuovo progetto.

banda treno vita per webDopo “Il racconto della notte in una notte: Il Vangelo di Marco in scena” nello spettacolare Tempio della Rotonda del 2014, “L’Esercito dei Folli – Le guerre contano” al Teatro Sociale di Rovigo ed “Il Pranzo di Babette” nella cornice di Piazzetta Annonaria del 2015; quest’anno, dopo la suggestiva “Leggenda  del Grande Inquisitore“, abbiamo nuovamente avuto l’onore di chiudere gli eventi del Festival Biblico con un’opera teatrale. Partendo dall’ennesima idea di Don Andrea Varliero (l’anima del Festival Biblico a Rovigo), abbiamo preparato lo spettacolo “Un Treno per la vita”, trasposizione del geniale film Train de Vie di Radu Mihaileanu, racconto di un intero villaggio di ebrei che per il timore di essere deportati dai tedeschi, inscena una finta deportazione con tanto di treno e finti soldati nazisti per raggiungere sani e salvi la Palestina.

Una sfida difficile ma entusiasmante perché ci ha dato la possibilità, seguendo la trama del film, di affrontare in modo leggero ma estremamente riflessivo un tema tanto difficile come la shoah.


La location scelta per questo spettacolo è stata Piazza Matteotti che con i suoi dislivelli si è dimostrata una perfetta scenografia teatrale. Ma non bastava, avevamo bisogno di ricreare
l’atmosfera e le ambientazioni del film per far arrivare al pubblico l’idea del viaggio in treno. Abbiamo optato quindi per usare un maxi schermo per retro-proiettare le location e qualche fotogramma del film, oltre a dei pezzi recitati registrati direttamente dai nostri attori. Il risultato è stata un enorme scenografia cinematografica che abbiamo adattato ad ogni nostra esigenza.


Mancavano solo gli attori e questa è stata la prima bella sorpresa, già perché per riprodurre un intero villaggio di Ebrei e successivamente un treno con passeggeri non bastavano i componenti della nostra compagnia, abbiamo quindi deciso di coinvolgere (come già fatto l’anno precedente con “Il Pranzo di Babette”) le altre compagnie della FITA. Ci siamo così ritrovati a condividere quest’esperienza con
i componenti di altre quattro compagnie: L’ABC Teatrale di Porto Viro, La Compagnia Instabile Tagliolese di Taglio di Po, La Tartaruga di Lendinara, El Canfin di Baricetta. Ne è nato uno scambio di esperienze tanto bello quanto proficuo che ha portato all’unione di 34 persone fra attori e comparse accumunate dalla passione comune di fare teatro.


Ma non ritenevamo fosse ancora sufficiente per ricreare l’atmosfera che ci eravamo prefissati e qui è arrivata la seconda sorpresa, quella più bella e soddisfacente: siamo riusciti a coinvolgere un gruppo di 16 bambini di età compresa fr a i 6 ed i 10 anni, bambini che si sono dimostrati entusiasti ed estremamente ricettivi, amalgamandosi perfettamente con il gruppo. Siamo riusciti in qualche modo a trasmettere loro la nostra passione per il teatro, certo non gli abbiamo fatto sentire lo scricchiolio del legno del palco sotto i piedi (piazza Matteotti è piastrellata), ma li abbiamo coinvolti nelle prove, fatti esibire di fronte al pubblico ed assaporare un po’ di ansia/eccitazione che si prova prima di entrare in scena. Questa è stata davvero la soddisfazione più grande, grazie a loro ed alle famiglie che ci hanno aiutato.


Arrivati a questo mancava la colonna sonora, un ottimo pretesto per chiamare nuovamente gli amici dell’EGO, L’eroica Giovane Orchestra con i suoi 45 elementi, diretta da Luca Paccagnella.

Abbiamo inoltre coinvolte il baritono Francesco Toso e la nostra mezzo soprano Lucia Bellini per le parti cantate.

 


Un ultimo tassello mancava per compiere l’opera, un gruppo di ballerine gitane. Le abbiamo trovate grazie alla ricerca di Marna nel gruppo Caravan Project Italia, una compagnia di Tribal Bellydance con sede a Milano che ci hanno deliziato con le loro danze, la professionalità e disponibilità.

Siamo riusciti così ad unire in un unico spettacolo più di 100 persone amalgamandole in un evento davvero epico, anzi biblico.

Un doveroso ringraziamento va a chi ha curato la regia e la sceneggiatura dello spettacolo: Roberto Pinato, Marna Poletto e Massimiliano Salvan. Un grazie a Gaetano Tarda che si è occupato di recuperare tutti i vestiti, Lisa Rossi Milani e Mauro Poli per il trucco. Per cercare di ringraziare tutti abbiamo condiviso sulla nostra pagina Facebook un video con i titoli di coda ed alcune immagini e video scattate durante le prove.

File_000Abbiamo vissuto un esperienza unica che ci ha arricchito e dato la possibilità di confrontarci con tanti nuovi amici, un pubblico fantastico che ci ha seguito nonostante i piccoli disguidi tecnici, un ottima base di partenza per nuove future collaborazioni, il miglior modo, secondo noi, di fare teatro…….insieme. Grazie a tutti!!!